Una specie di “How-to” questa volta?
Oggi ho sostituito il Superdrive di un iMac 24′.
Ma cominciamo dall’inizio.
Subito dopo aver smesso di assemblare mattoncini di Lego avevo iniziato a divertirmi con i computer e a costruirmi PC e Media Center (ci siamo passati tutti noi elettroinformatici). La cosa è andata avanti qualche annetto, poi non avevo più niente da imparare o scoprire, quindi è morta lì: ora mi diverto con i Mac (integrati).
Se c’è una cosa dell’hardware Apple che subisce grandi decadimenti qualitativi dovuti al fattore invecchiamento, essa è il fantomatico Superdrive, ovvero il masterizzatore DVD che equipaggia oramai per intero la linea hardware di Cupertino. Ad esempio, il mio Powerbook già da qualche tempo rifiuta in malo modo i DVD-RW, per quanto io gli chieda cortesemente di provare, almeno, a masterizzarli.
Il mio amico è già al suo secondo iMac e su entrambi il carico di lavoro imposto al povero lettore ha fatto sì che una sostituzione si rendesse obbligatoria per invecchiamento precoce. (Non ci sono molte altre strade da percorrere quando qualunque tentativo di scrittura fallisce categoricamente al 4%).
Parliamo proprio del lavoro svolto per effettuare questa seconda sostituzione.
A parte il risultato finale descritto poco più in basso, il tutto si è risolto in una bella dose di divertimento, soprattutto per l’idea preventiva di andare a mettere le mani direttamente dentro al gargantuesco 24 pollici mid-range dello Zio Steve.
Il nuovo iMac, benchè conservi le forme del vecchio G5, è piuttosto diverso da quest’ultimo in termini di assemblaggio. Tanto per cominciare, non lo si “stappa” più: non è più sufficiente rimuovere la paratia posteriore per accedere alla meccanica. Sul nuovo MacIntel, tramite un complicato gioco di incastri (decisamente meno intuitivo del precedente), si rimuove la cornice frontale del LCD facendo attenzione a non strappare la cavetteria dell’iSight, così da accedere ad una piccola parte dell’elettronica. Per procedere è necessario rimuovere lo stesso LCD, se LCD si può banalmente chiamare un magnifico pannello Full-HD spesso quasi 4 cm. Una volta rimosso tale componente (8 viti di supporto) si ha finalmente accesso completo a Hard Disk e Superdrive.
Lasciando stare il primo dei due, per smontare il secondo si rimuove l’intero gruppo Superdrive che è incastrato su un piccolo telaietto di metallo che funge da scheletro per l’intero computer. Bisogna dire che anche questa trovata dell’incastro è piuttosto diabolica se paragonata all’elegante sistema di fissaggio a viti del vecchio iMac G5.
Ad ogni modo, smontato il gruppo Superdrive si procede alla separazione della mascherina di plastica dal lettore/masterizzatore vero e proprio. Allo stesso tempo, si rimuove la mascherina dal lettore di ricambio, si procede ad una bella ricombinazione di tutti i pezzi, si rimonta il tutto ed ecco che il Mac torna a nuova vita.
Sembrerebbe un lavoro facile, veloce e preciso ma, per quello che ci ha riguardato, la brutta sorpresa è arrivata proprio all’ultimo passaggio: la mascherina dell’iMac non si adatta al masterizzatore di ricambio (Sony-Optiarc modello vattelappesca).
Interdizione.
Sono i piedini di fissaggio, per la precisione, a non tornare.
Disappunto.
E, volenti o nolenti, non c’è modo di farli tornare.
Panico.
Benchè estrema, la soluzione è obbligata: si TAGLIANO i malefici piedini della Imascherina e ci si affida -per la stabilità della stessa- alle quattro viti che la fasciano intorno al lettore, nonchè alla fessura del corpo plastico dell’iMac. Per testare il corretto funzionamento della soluzione, si riconnette l’LCD e si dà corrente.
A seguito dei primi tentativi di accensione e testing ci accorgiamo che il masterizzatore viene riconosciuto senza problemi, ma che l’allineamento interno dei componenti non è perfetto, pertanto i dischi fanno fatica ad entrare ed uscire, ed, in alcuni casi, rimangono perfino incastrati senza possibilità di espulsione. A quel punto inizia una lunga serie di tentativi giocata sull’uso di molteplici spessori home-made piazzati in vari punti del lettore, della mascherina e del telaio dell’Imac, al fine di riguadagnare l’allineamento perfetto della vecchia unità, allineamento che se ne è andato insieme ad ogni piedino di plastica precedentemente epurato.
Benchè quasi logorante, questa serie di tentativi porta alla fine ad un buon risultato, pratico, efficiente e del tutto invisibile all’esterno. Prego solo che fino allo scadere dell’Apple Care non ci sia bisogno di portare il Mac in assistenza per problemi di malfunzionamento elettronico, perchè il lavoro svolto in data odierna ha certamente polverizzato qualunque forma di garanzia.
Staremo a vedere.
P.S. Silkun, ma non ti viene voglia di mettere un Hard Disk un po’ più capace?
Potremmo anche cercare di implementare un LCD 3840 X 2400!
…Della serie: “Come si diverte un ingegnere” 😉
Ti odio quando fai così. So che andrò incontro a dei guai ma…
è una cosa possibile? Con quante risorse?
Oh, ma tutti e due, che avete contro gli ingegneri, eh? 😛
@Sil:
Si, dovrebbe essere tecnicamente possibile installare un Fanta-HD (denominazione appena coniata dal sottoscritto per un quadruplo Full-HD), ma è proprio in termini di “risorse” che sorge il problema. E molto, molto grosso.
Ti accontenteresti lo stesso aggiungendo il Touch-screen al tuo attuale display? 🙂
Fico, e poi posso montare i film a ditate?
Ali, lungi da me l’odiare gli ingegneri, me ne sono persino preso uno 🙂
A parte gli scherzi, come va il Mac dopo tutto quel rimestare? Si è messo a friggere patatine o si ricorda ancora di essere un computer? ^^
Bye bye!
Se lo ricorda benissimo, ora funziona senza intoppi o rallentamenti…
La stranezza è che apri un computer e sei nel mezzo a circuiti, microchip, levette, attacchi, viti, alta tecnologia. Ma il problema alla fine era “quanto gommino da sedia ci mettiamo dentro”?
x Sil: lol
x Ali: un blog grandioso… A proposito, perdona la mia tendenza a spammare, cercherò di tenerla a freno… Forse 😉
Eh, che traffico! Guardate che se avete così tanto tempo per le facezie vi passo la password-admin e poi il blog lo fate voi! 🙂
A parte gli scherzi:
@Sil:
Uffy, ma c’era proprio bisogno di dirlo così? Hai fatto sfumare tutta l’aura di professionalità che avevo cercato di trasmettere! 😉
@Lelir:
Il blog non mi sembra così grandioso (sono così facilone che non metto nemmeno delle imagini per arricchirlo). 😛 Invece sono gli utenti, tanto per usare un’altisonante frase fatta, a renderlo grandioso.
Per il resto, spamma pure quanto vuoi [al massimo ti banno. Ovviamente non dico sul serio…. Forse… 🙂 ], almeno diamo un po’ di vità a queste desolate pagine nell’intervallo compreso tra un post e l’altro, intervallo che in questi giorni si è ingigantito a dismisura a causa di… bè, per saperlo non resta che aspettare nei prossimi giorni il racconto delle mie ultime “avventure” (Hehehe).