“Vampire knight”

Una volta, su consiglio di terzi, lessi il primo numero di Vampire Knight. Risposi così a chi mi aveva detto di provare…

Anzitutto i protagonisti. La loro caratterizzazione è inesistente: non sono altro che la pedissequa messa in scena dello stereotipo del cosiddetto “bel tenebroso”. Sono fortissimi, bellissimi, intelligentissimi, non hanno paura di nulla.

La perfezione nella sua massima banalità espressiva.

In secondo luogo, Yuki è un personaggio inutile. Ok, svolge l’incarico di guardiana (incarico che in realtà chiunque potrebbe interpretare) ma ai fini della narrazione il suo ruolo e la sua sua caratterizzazione sono del tutto indifferenti. Ovviamente costei diventerà l’oggetto della contesa d’amore dei due ribaldi giovani, ma così renderà la trama ancor più scontata di quanto già non sia.

E ci sono anche altre cose che non hanno senso:

– La pistola di Zero: inutile ed inverosimile. Ma tu daresti mai una pistola ad un 17enne pronto a farsi giustizia (e vendetta) da solo?

– L’ambientazione fa acqua da tutte le parti; come giustamente osservato, il fatto che le due classi non si incontrino mai contraddice clamorosamente il principio della trama “creeremo convivenza tra uomini e vampiri”.

Non mi sembra proprio il modo giusto per cominciare, e siamo solo al primo numero…

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