… e la Caterham Superlight R500

La piccola Superlight è una macchina infinitamente più composta.
Si fa per dire, poiché stiamo parlando di un’auto priva di carrozzeria, almeno nel modo comune di intenderla.
In nome della leggerezza, la piccola Caterham impone rinunce ancora più radicali della Sagaris.
Manca un tetto sotto al quale ripararsi, solo in alcune versioni una capottina di tela protegge il conducente dalle intemperie.
Le portiere non esistono.
Le ruote sono appena coperte da parafanghi di stampo motociclistico, che si trovano dove sono solo per stringenti obblighi di omologazione.
La Caterham non ha mai avuto e non avrà mai le leve del tergicristallo in alluminio. Non ha proprio leve. L’autoradio non è previsto nel modo più assoluto, non serve. L’aria condizionata non è disponibile, non serve. Nell’abitacolo non è disponibile nemmeno una singola e modesta bocchetta del riscaldamento. Nemmeno quest’ultima serve.

Da The Caterham

La Superlight è un’auto rigida ed assettata, che trasmette al conducente ogni minima asperità dell’asfalto.
Chi decide di metterla in strada in un giorno di pioggia farebbe meglio a sapere quali rischi sta correndo per la sua incolumità, perché la sicurezza ed il comfort di marcia non sono stati ritenuti indispensabili.
E ancora, alla Caterham se ne strafregano dell’aerodinamica: la R500 raggiunge una velocità massima di 240 km/h. Il suo motore è un comune 4 cilindri 2 litri Ford della serie Duratec, motore che si trova sotto il cofano di decine di Mondeo sulla faccia della Terra. Auto, quest’ultima, che con la stessa cavalleria raggiungerebbe i 260 km/h. Ma andare veloce non serve, serve andare forte, e a Norfolk lo sanno bene.

Da The Caterham

Il quattro cilindri è rivisto in chiave Caterham. A dispetto di tutto quello che non serve, il fattore Caterham basta e avanza.
Il limitatore passa da 6500 giri ad 8500. Tutto quello che sopra o dentro la carrozzeria non c’è, non pesa: i 263 cavalli della R500 (131 cavalli/litro!!!) proiettano i 506 Kg della superlight a 100 Km/h in 2.9 secondi.
Il rapporto peso potenza della Superlight parla chiaro: 1,9 kg per cavallo. Non c’è BMW, Porsche ma anche Lamborghini che tenga.
Specialmente nei tracciati più tortuosi, la piccola Caterham può essere inserita in curva a velocità che le concorrenti si sognano, con una prontezza ed un controllo assoluti, frutto di un attento studio di sterzo e assetto, fatto di regolazioni fini (sospensioni Ohlins ultraregolabili), materiali pregiati (carbonio e kevlar a profusione) ed una meccanica di prim’ordine (sospensioni a double wishbones, cambio sequenziale a 6 rapporti, distribuzione dei pesi al 50%).
Alla fine del tempo sul giro i gap sono di rilievo, con una facilità ed un’intuitività di guida del tutto sconosciute a qualunque TVR.

Da The Caterham

Infine, la piccola Superlight sa anche essere razionale: con il suo piccolo motore e la sua leggerissima carrozzeria non inquina e non consuma quantità spropositate di gomme e di benzina.
Dettagli, quello che serve davvero ad una R500 per dimostrare di essere senza veri rivali non sono altro che poche curve, dove conta solo avere il coraggio di buttarsi senza frenare.

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