Ultimo ripescaggio e ultimo appuntamento di questa folle settimana “one day, one post”.
IL TASSELLO MANCANTE
Racconto semiserio degli eventi trattati nel film intermediario delle serie “Masters of the Universe” e “She-Ra”.
Wow, il film di Haim Saban che lega la serie di He–Man a quella di sua sorella She-Ra! Che fissa!
Vediamo di raccontare un po’ come sono andate le cose, non ho certo intenzione di dimenticarmene visto che ho avuto la fortuna di poter assistere a certi eventi…
In principio erano Eteria ed Eternia, notate la sottile differenza.
Tiranno e sovrano incontrastato di Eteria era Hordak, di cui non ho la benché minima idea circa lo spelling, ma fa lo stesso. Servitore e discepolo di Hordak era Skeletor, per il quale non ci sono invece dubbi sul modo di scriverne il nome. La brama del primo era una ed una sola: conquistare Eternia dopo aver facilmente soggiogato la già indifesa Eteria. Ma le cose non sarebbero andate secondo i suoi piani.
Re ed imperatore di Eternia era invece Brandor (o qualcosa del genere, ed il sovrano non me ne voglia se non ricordo precisamente il suo illustre nome). Consorte del celebre re era… ok, ammetto che dovrei mangiare più pesce, ho del tutto cancellato il nome della sovrana.
Ma facciamo un ulteriore passo indietro, sempre nelle Terre di Eternia però.
In essa si trova da millenni e millenni il castello di Grayskull (ogni riferimento… bè, sapete cosa voglio dire…), altresì detto “Castello del teschio Grigio”, luogo di misteri e segreti, nel quale vengono celate due magiche armi pronte ad essere impugnate da chiunque si faccia portavoce della giustizia nei confronti delle minacce delle tenebre. Due magiche armi, più precisamente due spade, che differiscono semplicemente per il fatto che una porti incastonata nell’elsa una gemma azzurra, mentre l’altra ne sia priva. La prima spada porta il nome di “Spada del potere”, mentre la consorella, se così si può dire, è stata battezzata come “Spada dell’onore”. E consentitemi il dubbio che non si tratti che di plagio nei confronti della “Spada stellare” e della “Spada del potere” del cartone di John Blackstar, armi atte a formare la fantomatica “Stella del Potere”. Ma questa è un’altra storia, torniamo al Castello di Grayskull.
Il castello non può rimanere incustodito, deve esserci sempre qualcuno che vigili e che non permetta che i suoi segreti vengano profanati. Così, da generazioni e generazioni, viene sempre eletta una “maga” il cui compito è quello, come già detto, di custodire le due spade e le varie porte dimensionali del castello, e di affidare le armi magiche a chi ne sarà meritevole, sempre e perennemente contro i malvagi.
L’ultima maga è oramai anziana e priva di forze, pertanto deve giungere una nuova figura che ne soppianti il ruolo. La nuova maga la conosciamo tutti, è quella che compare ogni tanto nella serie regolare di He–Man. Ciò che più probabilmente non a tutti è dato sapere è che la nuova maga, che porta il loquacissimo nome di “Sorceress”, ha preso il posto della precedente solo dopo aver dato alla luce una bambina e solo dopo aver vissuto un’intensa (e struggente, se proprio ci tenete…) storia d’amore con un giovanotto di nome Duncan. E no, se proprio lo volete sapere, quest’ultimo non appartiene al clan McLowd McLeod, o come highlander si scrive…
Questo ragazzo è colui che mi ha procurato tanti grattacapi da bambino, poiché nella sigla del cartone viene prima chiamato “Duncan” e poi, improvvisamente, “Demetams”, o qualcosa del genere. E io che ho trascorso anni ed anni della mia gioventù a chiedermi cosa c’entrassero le rane dello stagno… Demetan e le rane dello stagno… In realtà nella sigla non si dice “Dementials” o qualcos’altro, si dice “Man at arms”, il che significa che il nostro amico Duncan svolge presso re Brandor il ruolo di comandante dell’esercito.
La figlia di queste due persone dai nomi così improbabili ha, fortunatamente, un appellativo pronunciabile, per una volta: Teela, ed è proprio la rossina spasimante di Adam e di He-Man. E, ripeto, è la figlia di “Sorceress”.
Bene, fin qui ci siamo.
Contemporaneamente alla nascita di Teela anche i due sovrani di Eternia danno alla luce DUE gemelli carini carini, accomunati dal colore biondo dei capelli (da madre rossa e padre castano… se, se, alla faccia dei caratteri recessivi, la verità è che Brandor era un vero marpione, ma cerchiamo di non divagare): il piccolo Adam e la piccola Adora.
Ah, e non dimenticatevi che Adam NON è un Angelo, ripeto, NON è un angelo.
E qui entra in gioco il buon (si fa per dire) Hordak (che io potrei anche scrivere Horeduck, ma dargli di “orda di anatre” non sarebbe cosa molto carina). Proprio di quei tempi egli riusciva, infatti, ad aprire un varco dimensionale tra Eteria ed Eternia, cosicché, dopo aver conquistato la prima, potesse diffondere il suo potere anche sulla seconda. Egli sferrava quindi un enorme attacco al castello di re Brandor insieme al suo fido Skeletor… e che quel “fido” non vi tragga in inganno, non lo teneva al guinzaglio.
Sfortunatamente il signore delle tenebre aveva calcolato male il potere e la forza dell’esercito di re Brandor, esercito che si dimostrava più potente del previsto. Hordak si vedeva così costretto alla ritirata, ma non prima di aver compiuto una spregevole azione degna di lui: rapire i due gemelli.
Hordak si introduce così insieme a Skeletor nel castello ed insieme giungono fino alla culla in cui sono contenuti i due bebè. Entrambi afferrano un bambino ma, nel frattempo, giunge Duncan in soccorso. Questi riesce a fermare Skeletor ed a recuperare, se così si può dire, il piccolo Adam, ma allo stesso tempo si lascia sfuggire Hordak che si da alla fuga insieme alla piccola Adora.
Skeletor viene quindi messo sotto torchio e rivela, tradendo il suo maestro, che stavolta il portale per ritornare su Eteria da Eternia si trova sulla Montagna del Serpente: guarda i casi della vita!
Duncan si getta in un inseguimento disperato nei confronti di Hordak e di Adora, ed a lui si unisce anche “la nostra amica Sorceress” (parole testuali della sigla). Ma niente da fare, giungono alla Montagna del Serpente proprio mentre Hordak sta attraversando la soglia insieme alla piccola e, dietro di lui, il passaggio si richiude.
Eternia ha perso la sua principessina.
Perché nessuno decide di usare un passaggio del castello di Grayskull per andare su Eteria e recuperare Adora? Lasciamo la parola ad Haim Saban, eccelso (?) produttore esecutivo della serie:
Mi chiedete perché nessuno va da Hordak tramite i passaggi del castello di Grayskull?
“Ehm… beh, ecco… ma io veramente… cioè…”.
Fantastico, non ci aveva pensato. Ma è più fascinoso inventarsi sul momento che, nel frattempo, Skeletor si sia liberato e che ci sia da contenere i suoi attacchi. Per questa ragione la nostra amica Sorceress decide di affidare al giovane Adam la “Spada del potere”, affinché questi si trasformi in… “He-Man, l’uomo più forte e potente (e modesto) dell’intero universo”. E qui la solita domanda: perchè nessuno lo mazzuola mai durante la lunga (ed egocentrica) presentazione? Spero solo che non vorrete chiedere anche questo ad Haim Saban!
“Per il potere di Grayskull… Kringer diventò il possente Battlecat… […] …solo in tre sono a parte del mio segreto… la nostra amica Sorceress, Demetams (o Duncan, o Man at arms, o rana dello stagno, o come vi pare a voi) ed Orco… […] A me il potereeee (oppure, a seconda della versione: La grande forza è con meeee)”.
Qui si conclude la serie di He-Man.
Ma di Adora… cosa ne è stato?
Spostiamoci su Eteria.
Adora è lì, cresciuta come una figlia dalla “Tessitrice di Ombre” ed iniziata ai segreti della magia e del combattimento, tanto da meritarsi il ruolo di capitano delle guardie di Hordak. E’ convinta che il governo dello stesso nei confronti di Eteria sia giusto ed equo (noooo, e chi ha mai pensato che sia un TANTINO ingenua!), pertanto si rende una sua fida sottomessa.
Ma quelle sul governo di Hordak sono falsità, mi pare pure logico, e questa notizia dev’essere in un certo qual modo giunta alle orecchie della nostra amica Sorceress, la quale, un bel giorno, decide che è tempo per Eteria di riscattarsi e quindi invia Adam nell’altra dimensione insieme alla seconda spada: la spada dell’Onore. La spada stessa riconoscerà il suo legittimo proprietario… anzi, per evitare fraintendimenti, lA suA proprietariA. Naturalmente Adam non ha la minima idea di chi sia Adora e non sa nemmeno di avere una sorella. La nostra amica Sorceress dichiara, infatti, di aver cancellato dalla mente di tutti gli Eterniani (o Eternauti?) il ricordo della piccola Adora, cosicché non soffrissero troppo il dolore della sua sparizione.
Adam, He-Man, si allea, manco a dirlo, con il piccolo gruppo di ribelli che si sta formando su Eteria, gruppo il cui scopo è quello di destituire Hordak dal ruolo di imperatore, e, in un combattimento, incontra CASUALMENTE una certa fanciulla che porta il nome di Adora. Il principe sente tramite la seconda spada che porta con sé che è proprio lei la futura paladina della giustizia, ma le dice che purtroppo non potrà diventare Sailor Moon, solo She-Ra.
In realtà tenta di dissuaderla dal rimanere ancora ufficiale di Hordak e che, ovviamente, tutte le notizie che lei ha avuto sul suo governo equo e giusto sono null’altro che panzane. Ma le parole di Adam non sortiscono effetto alcuno, causa un sortilegio della Tessitrice di Ombre che lega la fedeltà di Adora con Hordak. Tuttavia, questo incantesimo si spezza definitivamente, e con esso qualunque incertezza di Adora, nel momento in cui ella tocca la Spada dell’Onore e pronuncia le parola che la nostra amica Sorceress le suggerisce:
“Per l’onore di Grayskull… Io sono Sheera… […]”
E… la storia è praticamente finita, i due fratelli si ricongiungono, baci ed abbracci, un saluto a mamma e papà, un calcio nel deretano ad Hordak e a Skeletor eccetera eccetera… ma… mi si permetta un dubbio…
Passi per Sheera, la giapponesizzazione di Sheela, o Sheila, poiché nel paese del Sol Levante le L diventano R, ma che senso ha scriverlo separato? SHE-RA! Cioè, io non so voi, ma non mi sono mai posto dubbi circa la natura sessuale di Sheera, mai avuto bisogno di andare a notare quello SHE per rendermi conto che fosse una donna, e tantomeno mai fatto riferimento a quell’ HE per il fratello… E allora perché? MAH!
Haim Saban, tu ci fai girar la testa!
Ultima curiosità da veri Otaku.
Skeletor è originario di Eteria e discepolo di Hordak.
Nonostante questo, nel film si dice chiaramente che i due sono di forza pari quando si incontrano la seconda volta, ovvero quando Adora ritrova consapevolezza delle sue origini, di essere Sh… lei insomma, e decide di andare a ritrovare i suoi amati genitori.
Sarà forse l’allenamento che Skeletor ha fatto in tutti gli anni trascorsi a combattere He… lui insomma, mentre Hordak ha battuto la fiacca?
Per forza, Sheera non era ancora arrivata…
E QUINDI INIZIA LA NUOVA SERIE, serie poco seria, SHEERA Vs HORDAK…
E non dimenticatevi… o Sheera va, o Sheera spacca (?)!
(24 Febbraio 2002)
Ma come! Hai scritto per bene tutti gli improbabili nomi di He-Man e compagni (Hordak, Skeletor, Man-At-Arms) e mi sei caduto su McLeod. Duncan di cognome non fa McLowd ma bensì McLeod, come le altrettanto famose sorelle(immortali pure loro? Lo sapremo alla fine della 16° serie). Comunque a me la sigla di He-Man mi esalta, soprattutto quando dice “He-Man and the Masters of the Universe” (He-Man e i Dominatori dell’Universo in italiano), e me la ascolto la mattina quando vado all’università. Non gliene frega niente a nessuno di che cosa ascolto mentre vado all’università? Scusate, cercavo solamente qualcosa da scrivere nel commento.
P.S. in realtà ci sarebbe molto da dire su He-Man e sull’influenza che la pubblicazione di Heavy Metal, la versione nordamericana della rivista a fumetti francese Métal Hurlant, ebbe sullo stantio panorama fumettistico americano. Ma questo è un altro discorso rispetto al film tappabuchi testé recensito.
Cognome corretto (la svista era scappata anche nel copia-incolla, grazie della seganalazione)!
Niente da dire sulla sigla di He-Man: io ho la base in versione estesa senza parlato, dobbiamo assolutamente organizzare uno scambio di mp3! 😀 ^_^
Mi interessa molto anche il discorso su “Heavy Metal”. Anche in questo caso dovremo organizzare uno scambio, stavolta di tipo più strettamente culturale. Me lo segno immediatamente… 🙂