Chi era che lo diceva?
Era qualcosa del tipo: “Non sono le persone a crescere, solo i loro giocattoli a diventare più sofisticati”.
Quanto aveva ragione!
Ho comprato il mio primo netbook: Acer Aspire One A150L Sapphire Blu.
E’ da quasi una anno e mezzo che aspiro ad un netbook, praticamente da quando vidi per la prima volta l’EeePc 701. L’idea di avere un computer sostanzialmente completo in soli 25 cm da infilare praticamentein tasca mi aveva allettato fin da subito. Ho sempre finito per rimandare poichè cercavo un modello con due caratteristiche precise, che tuttavia pare impossibile avere contemporaneamente: processore Atom e risoluzione del display 1280 in 9 o 10 pollici. In realtà esistono due netbook con queste caratteristiche (Gigabyte M912 e Kohjinsha S3), ma nessuno dei due è importato in Italia, almeno per ora, e non si sa quando lo saranno. Visto inoltre che anche il mio beneamato Powerbook sta per abbandonarmi (ed io no so stare senza notebook), ho deciso di abbassare il tiro e di cercare di contentarmi di quanto offrisse il mercato. Ed ecco saltare fuori questo Aspire One, che io chiamo, in modo poco amorevole per dire la verità, “Aspirone”:
– è esteticamente gradevole ed ho potuto sceglierlo di un bel colore blu.
– ha un processore Atom decente ed un hard disk bello capace (120Gb).
– ha lo schermo lucido (unico tra i netbook).
– costa un prezzo più che onesto.
– la larga diffusione favorisce la probabilità di trovare tutorial e consigli d’uso su internet.
– esiste un accessorio che lo rende touchscreen.
Tadaan.
La valutazione dell’ultimo punto della lista ha fatto definitivamente scattare la molla: se non posso avere un mini tablet PC (lo stesso Gigabyte di cui sopra), me lo costruirò in casa!
Il kit touch esiste davvero, si compra su ebay, è di facile montaggio e pare anche piuttosto valido da un punto di vista qualitativo. Non sarà proprio come avere un Flybook, sul quale l’utente può prendere appunti nella configurazione tavoletta, ma per divertirmi (e per l’esborso che mi sarà richiesto) sarà comunque perfetto.
La questione del kit touch, poi, mi induce a parlare del “Optimus Prime Project”, ovvero arrichire il mio Aspirone con una serie di accessori in grado di renderlo possente e funzionale come il leader degli autorobot.
– In primo luogo, arriverà come prima modifica il touchscreen di cui sopra.
– In secondo luogo vengono i sistemi operativi. La ragione per la quale ho optato per l’Aspirone A150 con Hard Disk da 120 Gb invece che per l’Aspirone A110 con 8 Gb di flash memory è il fatto che ho bisogno di spazio per metterci dentro contemporaneamente Ubuntu, Windows Xp, Mac OSX ed i migliori programmi per ciascuno dei tre OS. E se avanzerà spazio terrò anche Linpus…
– Dopo viene la RAM. Al momento il mio Aspirone è dotato di 1 Gb di RAM ripartito in due moduli da 512 Mb, uno saldato sulla logica ed uno rimovibile. Visto che con pochi euro si comprano oramai tagli di RAM da 2Gb, credo che il secondo modulo da 512 andrà presto in pensione prematura. Purtroppo l’Atom non riconosce più di 2Gb di RAM, pertanto anche con 2,5 Gb di RAM a bordo ve ne saranno solo 2 interamente sfruttabili. L’alternativa sarebbe risparmiare pochi spiccioli e sosituire la RAM con un modulo da 1 Gb, per un totale di 1,5 Gb. Visto tuttavia che punto ad Optimus Prime, non mi sembra un grande affare. Un bel po’ di RAM in più ha inoltre il non trascurabile vantaggio di regalare un po’ di autonomia in più alla batteria, batteria che per ora non ho intenzione di sostituire per ragioni di tipo funzionale (moduli più capienti sono massicci ed ingombranti e sporgono sempre dal corpo macchina).
– Sempre al fine di guadagnare un po’ di autonomia, implementerò una Secure Digital da circamenoquasi 16Gb sul Card Reader secondario. La cosa è possibile perchè tale Card Reader non è un semplice lettore di Smart Card (per quello c’è lo slot primario), ma un vero e proprio drive intelligente, in grado di sommare la capacità fornita dalla scheda di memoria inserita a quella fornita dall’Hard Disk interno, con l’accortezza di scrivere nella prima i dati ad accesso più frequente (!).
– Il passo successivo sarà costituto dall’Hard Disk, che probabilmente verrà rimpiazzato con un’unita di capienza simile all’attuale (magari farò l’upgrade a 160 Gb), ma che sicuramente salterà ai 7200 rpm (attualmente 5400). Questo dovrebbe garantire una discreta prontezza di risposta aggiuntiva.
Ma veniamo alle modifiche veramente divertenti:
– L’Aspirone non è dotato di Bluetooth. Uno scandalo. Dovrò quindi implementarne uno io, che ovviamente non sarà USB. O almeno, lo sarà fino a quando non l’avrò aperto, smontato e, tramite opportune saldature, reso parte integrante della scheda madre del mio stesso Aspirone. Così il mio personalissimo Optimus Prime sarà finalmente dotato di Bluetooth onboard (il Web è pieno di guide per realizzare questo procedimento).
– Sempre a suon di saldatore, cercherò di implementare il GPS. Tecnicamente possiedo già un modulo Sirf III a dodici canali su interfaccia Compact Flash. Come per il Bluetooth, dovrebbe essere tecnicamente possibile, smontandolo, riuscire a trovare i collegamenti opportuni di segnale ed alimentazione per la saldatura all’hub USB o a qualcosa di simile. L’unico problema è che di questo procedimento non ci sono guide su Internet, quindi dovrò svolgere ulteriori ricerche per conto mio.
Non che ciò costituisca un problema, solo un monito ad andarci letteralmente con i piedi di piombo.
L’unico fatto che attualmente mi frena dall’apportare le principali modifiche del progetto Optimus Prime è legato alla garanzia. Trattandosi di aprire l’Aspirone e di modificarlo fino a saldarci dentro, è evidente che ogni forma di supporto ufficiale post-vendita verrebbe letteralmente volatilizzata in un secondo. E con il saldatore in mano fare danni più dispendiosi dello stesso valore del computer potrebbe essere cosa di un attimo.
Si, però chi non risica non rosica.
Aspetterò solo un po’ di rodaggio per essere sicuro che il mio Aspirone non abbia difetti meccanici di gioventù…
Benvenuto nel club degli “Aspirati”… ehm, non nel senso del motore aspirato, ma nel senso dei proprietari di Acer Aspire.
Io non ho un Aspirone, ma un vecchio Aspire con processore Turion e non penso di affiancargli il nipotino netbook.
Mi permetto di darti qualche informazione e parere (con un enorme IMHO davanti):
– per assurdo la durata della batteria dipende più dal chipset che dal processore, perché l’Atom assorbe meno del suo chipset.
– per un applicazione del genere era più sensato usare un processore “All-in-one” con GPU integrata, come ad esempio gli AMD Geode che però non hanno potenza di calcolo sufficiente (e mai l’avranno, visto che AMD non è interessata alla fascia netbook)
– l’Atom ha una cache L1 ridottissima, e lavora in-order quindi esegue le istruzioni senza una priorità precisa, inoltre le istruzione complesse non sono ottimizzate e richiedono molti cicli di CPU
– dato il punto precedente inserire tanta RAM (oltre 1.5GB) potrebbe non dare dei reali benefici
– sei sicuro ci sai lo spazio per mettere tutta l’hardware di cui parli?
– tieni presente che Ubuntu (8.04 più precisamente) non è rinomato per la sua velocità, ma te parlavi di una versione per EEE PC, vero?
E ora basta, non infastidisco più, ma rimango in attesa del Aspire One Optimum Prime.
Carissimo, il fastidio cui ti riferisci è ben accetto.
Non ho molto da aggiungere a quanto detto nel post, solo le tue domande mi spingono a formulare alcune piccolissime precisazioni.
– La RAM: la mia speranza per l’upgrade a 2Gb non è di un guadagno in termini di prestazioni, quanto di un miglioramento nella performance offerta dalla batteria.
– Lo SPAZIO: per il touch panel e per il Bluetooth (ne vendono un modello di pochi mm) so non esserci problemi. Per il GPS qualche difficoltà potrebbe sorgere, ma ogni valutazione è rimandata alla prima apertura per l’installazione della RAM.
– La VELOCITA’: sulla carta si dice che Ubuntu 8.10 sia stata migliorata molto in termini velocistici rispetto alla 8.04. Che ne esistesse una versione per EeePC non sapevo nemmeno, in effetti.
Ora porgo io una domanda alla quale sai certamente rispondere: conosci un posto ove possa acquistare un saldatore formato penna (ho solo quello formato pugnale)?
Per lo SPAZIO mi riferivo proprio alle schede interne.
Riguardo al SO, esiste una versione per eeePC che se non sbaglio si chiama EeeXubuntu, che come puoi capire usa il desktop Xfce, che rispetto a Gnome non è il massimo.
Io ho usato Xfce su Xubuntu 6.10 e mi ha dato qualche problema, spero nel frattempo sia migliorato.
L’ideale sarebbe una stazione saldante, cioè un’unità di alimentazione e regolazione temperatura ed un saldatore a stilo molto sottile (perché alimentato a 12 o 24V).
Il saldatore classico (con la spina) è molto grosso, per ragioni di isolamento, ma non è detto che non faccia bene il suo lavoro. Io ho un Weller di questo tipo da 25W.
L’importante è avere una punta sottile e pulita (basta passare dello stagno sulla punta e pulirla su di una spugnetta bagnata). Dove acquistare non so.
Nota: per esperienza i saldatori piccoli sono ottimi per saldare, ma pessimi per dissaldare, come nel caso della mia riparazione: http://effelog.altervista.org/articolo.php?art=7
Vedo hai aggiornato alla 2.7 il tuo WordPress. Io no, 🙂
Visto che se ne parlava qui, ti riporto questo link di un OS nato da poco: http://www.linux4one.it/
E’ un sistema operativo pensato per gli AspireOne e basato su Ubuntu 8.04,