“Death Note” – (Very silly review)

Brutto manga del menga, alla fine ti ho beccato!
Ci sono volute 16 puntate, ma sono riuscito a trovare un bug, un bel buco nello script di quelli che stridono ben bene con tutto il resto!

Ok, gli shinigami possono vedere quanto tempo le persone abbiano da vivere.
Quindi, succeda quel che succeda, ciò implica univocamente che il destino è già scritto: il momento della fine di un individuo ha una data certa.

Questa ipotesi va però in contraddizione con la frase di Ren rivolta a Light, che recita circomenoquasi questo:
“Io vedo la data di morte di Misa quindi, se tu la uccidessi prima del tempo, io saprei che sei stato tu ad ucciderla ed io, allora, ammazzerei te!”.

Cosa caspito vuol dire “prima del tempo”?
Ciò è evidentemente insensato: se Light uccidesse Misa, la data della morte di quest’ultima coinciderebbe con la scadenza vista da Ren.
Quindi Ren non potrebbe mai sapere se fosse Light l’assassino di Misa. E quindi ha poco da predicare…

Questa è logica matematica. Mai mettersi contro un quasi ingegnere appassionato di anime e di buon cinema (ha ha ha virgola ha). Soprattutto, non con uno che ha la fissazione della meccanica dei viaggi nel tempo (e quindi dell’ineluttabilità del karma).

Capito mio caro Ohba?
Ripassa quando avrai imparato a fare manga meno furbi sui desideri repressi della persone…

8 Commenti a ““Death Note” – (Very silly review)”

  1. Ramon Goldsun scrive:

    A dire il vero è un errore dell’anime, perchè nel fumetto dice durata “naturale” ovvero Biologica della vita.Probabilmente nell’anime fa intendere la cosa a livello assoluto. A tal proposito il quaderno, quando uccide una persona, aumenta gli anni di vita del demone di una quantià pari a quelli “naturali” residui della vittima!!

  2. Lelir scrive:

    Ali,
    me fai moriì!!!
    Compatisco il poveretto che si è messo a fare manga senza preoccuparsi della tua temibile logica e della tua passione per il cinema, ma soprattutto, dovrebbe tremare per quella risata: ah ah ah virgola ah! ^^
    Per me Death Note potrebbe anche farsi friggere, l’anime lo trovo decisamente brutto, al manga ho dato un’occhiata e non mi ha entusiasmata: ci vuole ben altro per ‘acchiapparmi’, alla mia veneranda età e dopo anni di sfrenate letture mangherecce…
    Continua così, questo blog è sempre uno spasso (in senso positivo) e tutti i giorni controllo se hai fatto nero qualcos’altro… Ops, intendevo dire: se hai espresso il tuo moderato giudizio su qualche argomento 😉
    Bye bye!

  3. Ali scrive:

    Grazie comandante, sono questi i commenti per i quali vale veramente la pena tenere un blog.
    E comunque anche tu, in questa circostanza, mi hai letteralmente fatto morì!!!
    In merito a Death Note, sto seguendo l’anime solo per dovere di documentazione giornalistica, soprattutto in vista dell’idea di stendere un pezzo su questi manga furbastri.
    Questo mio trovarlo furbastri, tra l’altro, annebbia del tutto la mia potenzialmente già scarsa obiettività, percui nutro solo antipatia avverso un prodotto che forse non sarebbe nemmeno troppo male: eppure, anche volendo, non riesco a trovargli aspetti veramente positivi. Ed in ogni caso si, trovo sacrosante le parole: “ci vuole ben altro per ‘acchiapparmi’, alla mia veneranda età e dopo anni di sfrenate letture mangherecce”. Sarà autocompiacimento, ma le condivido in pieno.
    Pare comunque che abbia toppato e che quindi ancora non esista un elemento oggettivo per giustificare appieno un giudizio negativo su Death Note: non so se sia una prerogativa dell’anime (magari persa nell’adattamento), ma la teoria di Ramy in merito alla morte “naturale” è plausibile. Tuttavia, se anche fosse un punto debole del solo anime non mi basterebbe, perchè io voglio detronizzare il capostipite (il manga), non mi basta tirar giù un volgare surrogato (l’anime).
    Comunque non smetterò certo di sparare a zero. A parte il puro gusto di farlo, come diceva Ste’, c’è troppa pochezza in giro. Non abbiamo bisogno che le produzioni ci svalutino e sminuiscano ancora di più…

  4. Ali scrive:

    AGGIORNAMENTO:
    Mi avvertono dalla regia che non solo vale la clausola della morte naturale nel manga, ma che nell’anime, tale clausola, è comunque deducibile dal fatto che gli Shinigami allungano la loro esistenza proprio rubando il tempo sottratto con l’omicidio tramite quaderno al termine vitale degli esseri umani.

    Quanto mi sta antipatico Tsugumi Ohba…

  5. Lelir scrive:

    Non so chi sia Tsugumi Ohba, ma Death Note non riesco proprio a digerirlo, caro Ali, quindi se vuoi continuare a trovargli difetti, fai pure ^^ (della serie: sfoghiamoci su un manga disgraziato)…

  6. Ali scrive:

    Tsugumi Ohba è lo sceneggiatore di Death Note versione manga.
    Oramai apparirà evidente che in merito a “Death Note” mi stia allegramente sfogando senza più un briciolo di obiettività, ma in questo caso è solo per una questione di pura goliardia.
    Il mio reale stile critico è ben diverso: se un’opera è ben fatta può guadagnarsi il mio rispetto a prescindere dal fatto che mi piaccia o meno, poichè non permetto che le due cose interferiscano.
    Viceversa, mi piacciono anche cose che di ben fatto hanno poco (vedi “One Piece”).
    Ora, Death Note non sembra neanche fatto tanto male, ed è per questo che il mio metro di giudizio va in crisi: non so in base a quale elemento OBBIETTIVO appellarmi per giustificare razionalmente un giudizio tutt’altro che favorevole nei suoi confronti.
    Dura la vita del giudice… ^_^

  7. NeXuS scrive:

    Mah, devo dire la verita’, a me Death Note e’ piaciuto finche’ non e’ scaduto nel disastroso ripetersi all’infinito dello stesso cliche’.

    Mi spiego: c’e’ sempre un tizio che ne sa una piu’ di un altro tizio, ma… in realta’ il secondo tizio ne sa ancora di piu’. Quello che il secondo tizio non sa, pero’, e’ che il primo tizio sa che il secondo ne sa di piu’ e questo lo fa stare ancora un gradino piu’ sopra. E cosi’ all’infinito.

    Insomma, l’idea era bellina: Shinigami e umani (questo rapporto strano), l’eroe della giustizia che eroe forse non e’ (Zetman dice niente? Tra parentesi, sapevi che Katsura sta pubblicando la terza versione, di gran lunga la migliore, del fumetto?), il genio che dovrebbe essere un’ameba (fisicamente parlando) ed invece spaccca di brutto. Purtroppo e’ stata rovinata da un voler strafare.

    Personalmente mi era anche piaciuto lo stile artistico.

  8. Ali scrive:

    Pensa te: avevo iniziato ad odiare “Jojo” (le ultime serie) proprio per gli stessi identici motivi. “Batti e ribatti videogiochistico” lo avevo chiamato. D’altro canto, “Jojo” aveva deviato verso questa direzione dopo 4 serie, in “Death Note” è intrinseca al contesto narrativo. Ben misera giustificazione, in effetti…
    Lo stile è artistico è gradevole e curato, ma anche molto impersonale.

    Sapevo di “Zetman”. Non ho letto questa nuova edizione, ma non mi aspetto niente di particolarmente eclatante dal re dei fan-service, soprattutto quando mira a trattare argomenti difficili e furbastri come l'”antieroe”. Vabbè, “il beneficio del dubbio si dà a tutto…”.

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